La prova di durezza superficiale consente di valutare la qualità del calcestruzzo utilizzando il legame esistente tra la durezza d'urto del materiale e la resistenza a compressione.
Il suo funzionamento si basa sul rimbalzo di una massa battente su di un pistone che si appoggia sulla superficie del manufatto in calcestruzzo: quanto più elevata è la resistenza, tanto maggiore è il rimbalzo.
Leggendo nella scala questo rimbalzo e riportando sulle curve del diagramma applicato allo strumento, si ricava la resistenza alla compressione.Il valore di resistenza determinato con lo sclerometro risulta influenzato notevolmente dalle condizioni della superficie della struttura sulla quale si eseguono le prove (presenza di intonaci, superfici bagnate, o umide, strati superficiali carbonatati).
Nella pratica è opportuno eseguire non meno di dieci prove per punto di misura ed accettare come durezza la media aritmetica dei risultati che differiscono dal valore medio di cinque unità.